Cronache bibliopazze in tempo di orgoglio professionale

È successo ieri pomeriggio:
rimettevo a posto i libri sugli scaffali, lo sguardo probabilmente nero perché mi ero appena accorta di aver sbagliato a scrivere un numero nell’istanza di partecipazione al concorso per la scuola (chissà … un messaggio segreto dal mio subconscio?) e dovevo capire come poter rimediare.
Si avvicina un utente, penso che abbia bisogno di aiuto e invece….mi mette sotto gli occhi il suo telefonino con la scritta “Ogni minuto che passi arrabbiato perdi sessanta secondi di felicità” e mi dice “Se lo dice Einstein” e se ne torna al tavolo sorridendo…
Ora ditemi voi come posso non amare il mio lavoro, come non essere orgogliosa e fiera degli utenti che abitano quello luogo strepitoso che è la mia biblioteca?! In una settimana come questa poi, segnata dalla Giornata del BiblioPride!
Se non sapete cosa di cosa stia parlando seguite il link, troverete tutte le iniziative in programma in questa settimana dedicata all’orgoglio bibliotecario, per riflettere e far sentire il vostro appoggio a favore di quei luoghi aperti, gratuiti, alla portata di tutti che sono le biblioteche, “piazze del sapere” che aspettano solo di essere scoperte e valorizzate.
“Le biblioteche che sono svanite o a cui non è mai stato concesso di esistere sono molte di più di quelle che visitiamo, e formano gli anelli di una catena circolare che ci accusa e ci condanna tutti. (A. Manguel) “