Zenzero e nuvole

Copertina Zenzero e nuvoleAvete mai pensato a quali emozioni il cibo evochi in voi e quanto, a volte, capiti di ritrovarle e assaporarle tra le pagine di un racconto? Cosa accade nell’attimo cui chiudete gli occhi e, assaggiando una pietanza, tornano a galla città, viaggi, orizzonti, amori, amicizie e addii?
Se, anche voi, volete vivere le stesse emozioni di Proust, Zenzero e nuvole, è forse la lettura adatta per questa magia 🙂
Un libro che profuma di buono e di lontano, di semplicita’ e di nuvole, di sogno e di zenzero, “di ricette un pò improbabili…un po’ come le ipotesi impossibili ascoltate la’ su quella nuvola…
In 23 racconti, tutti accompagnati da una ricetta gastronomica che incornicia un momento magico, Simone Perotti cerca la trama sottile tra la realtà e l’evocazione, tra il ricordo e la poesia, nel tentativo di percorrere un grande viaggio sensoriale, di scoprire e godere di quegli immensi tesori, che giacciono dentro ognuno di noi e costituiscono l’unica risorsa per continuare a vivere.

La circonferenza delle arance

Copertina di La circonferenza delle aranceLa circonferenza della Arance, la prima inchiesta della commissaria Lolì di Gabriella Genisi è la piacevole boccata d’aria aromatizzata agli agrumi, che mi sono concessa in questa fredda ma soleggiata giornata d’inverno.
Se ne volete sapere di più, Fabio Lotti ne “L’angolo del giallo” lo descrive così:
“Vigilia di Natale a Bari (dicembre caldo).
Personaggio principale il commissario di polizia Lolita Lobosco detta Lolì. Alcuni spunti: 36 anni, capelli lunghi corvini, quinta di reggiseno, arance sempre a portata di mano, si sposta su una Bianchina cabriolet celeste pallido del ‘62, adora la musica napoletana, madre siciliana e padre carabiniere napoletano morto ammazzato davanti a casa, ottima cuoca, detesta le smancerie, adora i bagni rilassanti nella vasca e i massaggi del centro benessere.
Sottoposti Forte Antonio innamorato innocuo ed Esposito Tonino.
Fatto principale: il dentista Stefano Benedetto Morelli, ex fiamma liceale, viene accusato di stupro su Capua Angela. Inizia l’indagine con tutte le implicazioni psicologiche da parte di Lolita, un tempo fidanzata respinta. Attorno a questo episodio ruotano altre vicende relative alla vita di ogni giorno. C’è l’amica del cuore che tradisce il marito, c’è l’amica di gioventù che diventa nemica e fa carriera con l’aiuto del questore, c’è la sorella acida e il cognato donnaiolo che la spinge a darsi da fare sessualmente, c’è il giovane giornalista che esaudisce il desiderio…”.

Allora… vi stuzzica la lettura?
Come incentivo io vi aggiungo questa ricetta tanto amata da Lolì 🙂

Crostata alle arance
Per la frolla
250 gr di farina
150 gr di burro
90 gr di zucchero
2 tuorni d’uovo
1 limone
vanillina
Dsiporre la farina a fontana su una spianatoia, formare un buco al centro, immergere il burro morbido, lo zucchero, la scorza di limone grattugiata, la vanillina e i tuorli d’uovo, lavorare l’impasto con le mani e farlo riposare in frigo.

Per la farcitura
150 gr di marmellata di arance
50 gr di zucchero di canna
2 arance succose
Tagliare le arance a fette, metterle in una pentola e ricoprire con un bicchiere di limoncello, aggiungere lo zucchero di canna e porle sul fuoco. Raggiunta l’ebollizione, attendere pochi minuti e scolare le arance. Stendere la frolla, porla in una tortiera imburrata, aggiungere la marmellata di arance, unire le fette di arancia e cuocere in forno a 180°C per 20 minuti. Lasciar raffreddare la crostata e spolverare a piacere con cacao amaro o zucchero a velo.

Metti un pomeriggio

Tazzina di cagìffèMetti un pomeriggio d’inverno 6 amiche, libere per un paio d’ore da impegni lavorativi e familiari; aggiungici una buona tazzina di caffè, una fetta di pastiera, una manciata di cioccolatini natalizi, ed ecco che avrai un’immagine della bella parentesi di risate e relax che la giornata mi ha regalato.
Come, a proposito, ricorda Francis Bacon: “Amicizia. Raddoppia le gioie e divide le angosce a metà” 🙂
Tra i regali scambiati questo piccolissimo libro:
Tè: pensieri, parole e aromi (foto e pensieri per raccontare nuove e antiche ricette della bevanda più bevuta al mondo), da cui vi posto questa semplice ricetta che “mi fa” tanto calore di amiche, evoca momenti di felicità. Chissà poi perchè si chiama così…Torta Paradiso…mahhh, forse per la semplicità degli ingredienti, o forse per la morbidezza, simile a quella di una nuvola? 😉

Torta paradiso allo yogurt di cereali
Per la torta:
250 gr di farina bianca 00
200 gr di yogurt ai cereali
200 gr di zucchero di canna
80 gr di burro
1 bustina di lievito
1 cucchiaio di malto
1 limone non trattato
4 uova
sale
Montate le uova con lo zucchero di canna, aggiungete il malto e un pizzico di sale. Unite lo yogurt, la farina setacciata con il lievito e il burro fuso versandolo a filo.
Profumate con la scorza di limone e mescolate delicatamente il composto. versatelo nello stampo da plumcake, precedentemente imburrato e infarinato.
Infornate a 170°C per 45 minuti. Lasciate raffreddare prima di sfornare la torta; quindi servitela spolverizzata con lo zucchero a velo

Ora amiche, manca solo di testarla e assaggiarla tutte insieme che dite?!! 🙂

Buon Natale

Pacco regalo
Il mio augurio di Buon Natale
“Siete disposti a dimenticare quel che avete fatto per gli altri e a ricordare quel che gli altri hanno fatto per Voi? A ignorare quel che il mondo vi deve e a pensare a ciò che voi dovete al mondo?
A mettere i vostri diritti in fondo al quadro, i vostri doveri nel mezzo e la possibilità di fare un po’ di più del vostro dovere in primo piano? Ad accorgervi che i vostri simili esistono come voi, e a cercare di guardare dietro i volti per vedere il cuore? A capire che probabilmente la sola ragione della vostra esistenza non è ciò che voi avrete dalla Vita, ma ciò che darete alla Vita? A non lamentarvi per come và l’universo e a cercare intorno a voi un luogo in cui potrete seminare qualche granello di Felicità?
Siete disposti a fare queste cose sia pure per un giorno solo?
Allora per voi Natale durerà per tutto l’anno.”
(Henry Van Dyke)

Caro Babbo Natale

Lettera a Babbo NatalePenserete che sia impazzita ma dopo un’ora e mezzo tra i bambini a leggere ed ascoltare storie di Natale, anche a me è venuta voglia di scrivere una lettera all’omone vestito di rosso con la barba bianca.
Perciò…
Caro Babbo Natale,
arrivo sempre sul filo di lana, ma, prima di inviarti la richiesta dei miei regali, ho dovuto pensarci un pò 😀
e, alla fine… ho capito che NON DESIDERO NIENTE! Questa è la verità! Ogni giorno, infatti, ho ricevuto un regalo. Un sorriso, un abbraccio, una telefonata inaspettata, un bacio!
E’ per i miei amici, vecchi e nuovi, piuttosto, che vorrei un regalo. La salute a chi è un pò acciaccato, il lavoro a chi è precario e non arriva alla fine del mese, la casa a chi desidera volare con le proprie ali o iniziare un nuovo cammino con la persona che ama, la serenità a chi vive in modo frenetico, il sorriso a chi ha conosciuto sempre lacrime.
Credi che siano desideri irrealizzabili, difficili, “da sognatrice”?
Forse ha ragione Ray Stannard Baker “A volte penso che pretendiamo troppo dal giorno di Natale. Cerchiamo di farci stare il troppo arretrato di gentilezza e umanità di tutto l’anno. A me piace prendere il Natale un po’ alla volta, per tutto l’anno. E perciò mi lascio trasportare fino ad arrivare alle vacanze – lascio che mi colgano di sorpresa – svegliandomi un bel giorno e dicendo improvvisamente a me stesso: caspita, questo è il giorno di Natale.”
Ma come dice Martin Luter King “I sogni non sempre si realizzano. Ma non perché siano troppo grandi o impossibili. Perché noi smettiamo di crederci”
Perciò io….continuo a credere, chissà!!